La gioia dell’amore: il Giubileo Diocesano delle Famiglie, dei Bambini, dei Nonni e degli Anziani

Una giornata di grazia e di festa ha riunito centinaia di famiglie, nonni e bambini per il Giubileo Diocesano delle Famiglie, dei Bambini, dei Nonni e degli Anziani presso la Basilica Santuario “Madonna di Porto” in Gimigliano (CZ), cuore spirituale dell’Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace.

L’evento, vissuto in un clima di profonda comunione e di gioiosa partecipazione, è stato aperto dal suggestivo “Treno delle Famiglie”, organizzato dalle Ferrovie della Calabria, che ha condotto i pellegrini verso Porto. A guidare il cammino l’Arcivescovo S.E. Mons. Claudio Maniago, insieme all’èquipe diocesana per la Pastorale della Famiglia diretta dai coniugi Pietro e Maria Pellegrino, con gli assistenti spirituali don Antonio Lupia e don Sergio Iacopetta.

Prima di raggiungere il Santuario, i pellegrini hanno fatto tappa presso la RSA “Madonna di Porto”, accolti dal dottor Poggi, dagli ospiti, dai loro familiari e dagli operatori sanitari. Un momento toccante che ha sottolineato la bellezza del dialogo tra generazioni, segno concreto di una comunità che custodisce la vita in ogni sua stagione.

Giunti al Santuario, la mattinata è proseguita con una celebrazione penitenziale arricchita dalla testimonianza di una coppia di sposi, che ha condiviso la propria esperienza di fede e di amore con semplicità e profondità.

Nel pomeriggio, la solenne Santa Messa, presieduta dall’Arcivescovo, ha coronato la giornata giubilare, celebrata nella splendida cornice naturale della valle di Porto, che ha accolto i pellegrini in un clima di pace, preghiera e fraternità.

Nella sua omelia, Mons. Maniago ha richiamato la centralità della famiglia come segno vivo dell’amore di Dio: «Non può esistere una famiglia se non fondata sull’amore. Le famiglie sono il tessuto più importante della società e della comunità cristiana, perché nascono da un desiderio di Dio, un desiderio che dice amore».

L’Arcivescovo ha poi invitato le coppie a ritornare alla purezza e alla semplicità del giorno del loro matrimonio, riscoprendo la forza e la bellezza di quelle promesse: «Quel giorno avete ricevuto un dono, un diamante prezioso nella sua semplicità: il vostro sì, pronunciato davanti a Dio. Riscopritelo, custoditelo, perché in esso è racchiuso il senso della vostra vita insieme».

Infine, il presule ha rivolto un invito a camminare insieme nella speranza e nell’amore, sotto lo sguardo materno della Madonna: «La famiglia è il luogo dove si impara a camminare insieme. Oggi chiediamo al Signore di rinnovare in noi il desiderio di costruire ogni giorno, con fiducia, la nostra casa fondata sull’amore di Dio».

Il Giubileo è stato così un segno forte di comunione per la Chiesa di Catanzaro-Squillace, che attraverso la Pastorale della Famiglia continua a valorizzare la bellezza della vocazione coniugale e il ruolo insostituibile dei nonni nella trasmissione della fede.

Nella valle di Porto, tra canti, sorrisi e preghiere, il Giubileo ha ricordato a tutti che la famiglia è davvero – come ha detto il Vescovo – «il luogo dove l’amore di Dio diventa visibile e costruisce il futuro dell’umanità».