Vent’anni più cinque di fedeltà

Una Chiesa raccolta, riconoscente e partecipe ha accompagnato il rendimento di grazie per i venticinque anni di ministero presbiterale di don Lino Tiriolo, don Vitaliano Smorfa e don Antonio Corcoglioniti. Martedì 16 dicembre, nella Basilica di “Maria SS. Immacolata”, l’Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace ha celebrato il Giubileo sacerdotale dei tre presbiteri, ordinati il 16 dicembre 2000, in un clima di profonda comunione ecclesiale.

La celebrazione Eucaristica, presieduta dall’Arcivescovo S.E. Mons. Claudio Maniago, ha coinvolto numerosi confratelli sacerdoti, religiosi e fedeli provenienti dalle varie comunità parrocchiali. Una partecipazione ampia e significativa, che ha reso visibile quanto il ministero presbiterale sia un dono condiviso, capace di attraversare la vita di tante persone.

La presenza del Prefetto di Catanzaro ha ulteriormente sottolineato il valore pubblico del ministero sacerdotale, che non appartiene alla sfera privata ma si esercita a servizio dell’intera comunità civile ed ecclesiale. Un segno di stima e di riconoscimento verso un servizio silenzioso e quotidiano, spesso svolto lontano dai riflettori, ma essenziale per la tenuta spirituale e umana del territorio.

Nel corso dell’omelia, Mons. Maniago ha invitato i presbiteri festeggiati a vivere questo anniversario come un tempo di memoria grata. Guardare al passato non per nostalgia, ma per riconoscere la fedeltà del Signore che chiama, accompagna e sostiene nel tempo. Il sacerdozio – ha ricordato l’Arcivescovo – nasce sempre da un incontro personale con Cristo, da una parola che interpella la vita e la orienta al servizio del popolo di Dio.

Richiamando il mandato evangelico del pastore, Mons. Maniago ha sottolineato la concretezza del ministero vissuto nella quotidianità: l’annuncio della Parola, la celebrazione dei sacramenti, la prossimità alle persone nelle gioie e nelle prove. Un servizio che passa anche attraverso la fragilità e la fatica, ma che proprio per questo diventa segno credibile della vicinanza di Dio.

Affidando lo sguardo al futuro, l’Arcivescovo ha consegnato ai presbiteri l’invito del Salmo: «Guardate a Lui e sarete raggianti». Un augurio che è anche una consegna pastorale: continuare a lasciarsi illuminare dal volto del Signore per custodire la gioia del ministero e renderlo fecondo per tutta la comunità diocesana.

Nel contesto della celebrazione, è stato ricordato con affetto anche il 25° anniversario di ordinazione presbiterale di don Giuseppe Carrabetta e di don Marco Ganci, ordinati nello stesso giorno e oggi in servizio a Roma e nella Città del Vaticano. Un pensiero che ha allargato l’orizzonte alla dimensione della Chiesa universale, rafforzando il legame di comunione che unisce i presbiteri ovunque essi svolgano il loro ministero.

La celebrazione si è conclusa con l’affidamento a Maria Santissima, perché continui ad accompagnare il cammino dei sacerdoti e a sostenere, con la luce dello Spirito Santo, il loro servizio alla Chiesa e al popolo di Dio.