Un Natale che entra nei luoghi della cura

Il Natale entra nei luoghi della fragilità, del servizio quotidiano e della speranza silenziosa. È quanto è accaduto giovedì 18 dicembre, presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Renato Dulbecco” di Catanzaro, dove S.E. Mons. Claudio Maniago, Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace, ha presieduto la Celebrazione Eucaristica in preparazione al Santo Natale.

Un momento di preghiera intenso e raccolto, vissuto insieme ai degenti, al personale sanitario e ai dipendenti della struttura, in un contesto che ogni giorno è segnato dalla fatica, dall’attesa e dalla dedizione alla vita.

Nel corso della celebrazione, l’Arcivescovo ha richiamato il significato autentico del Natale come presenza di Dio nelle pieghe più vulnerabili dell’esistenza, là dove il dolore e la speranza si incontrano. Un messaggio semplice e profondo, capace di parlare tanto a chi vive la prova della malattia quanto a chi, con professionalità e umanità, se ne prende cura.

La celebrazione ha rappresentato un segno concreto della vicinanza della Chiesa al mondo della sanità, riconoscendo nel servizio quotidiano degli operatori sanitari una vera forma di carità vissuta.

Accanto all’Arcivescovo era presente il cappellano ospedaliero, padre Amedeo Gareri, punto di riferimento spirituale costante per pazienti, familiari e personale. La sua presenza ha ricordato il ruolo prezioso della cappellania ospedaliera come spazio di ascolto, accompagnamento e consolazione.

In un tempo segnato da ritmi serrati e da responsabilità gravose, la Celebrazione Eucaristica è stata occasione per fermarsi, affidare e affidarsi, riscoprendo il senso profondo del Natale come dono che non elude la sofferenza, ma la attraversa con la luce della speranza.