Squillace celebra la dedicazione della nuova chiesa di San Nicola Vescovo

La comunità di Squillace Lido (CZ) ha vissuto un grande momento di gioia e di festa sabato 20 dicembre, in occasione della dedicazione della nuova chiesa. Il solenne rito è stato presieduto dall’Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace, S.E. Mons. Claudio Maniago.

Il nuovo edificio di culto della parrocchia di “San Nicola Vescovo” sorge nell’omonima piazza che, fino a poco tempo fa, ospitava la piccola chiesa poi demolita, la quale per ben 44 anni è stata il punto di riferimento spirituale del quartiere marinaro di Squillace. L’intervento è stato finanziato dalla CEI – Commissione per l’Edilizia di Culto, con un contributo straordinario di due milioni di euro provenienti dai fondi dell’otto per mille.

Alla celebrazione hanno preso parte numerose autorità civili e militari, sacerdoti dell’a d’Arcidiocesi, sindaci e amministratori del comprensorio. Accanto all’Arcivescovo erano presenti il parroco e il vice parroco della comunità di Squillace Lido, padre Piero Puglisi e don Saverio Menniti.

Il rito della dedicazione ha avuto inizio con l’ingresso in chiesa e la consegna dei progetti all’Arcivescovo. Il momento centrale della celebrazione è stato l’unzione dell’altare e delle pareti della chiesa, seguita dalla benedizione del nuovo tabernacolo. All’interno dell’altare sono state collocate le reliquie di Sant’Agazio, patrono di Squillace e compatrono dell’Arcidiocesi, di San Carlo Acutis e delle beate Mariantonia Samà e Nuccia Tolomeo.

Nell’omelia, Mons. Maniago ha sottolineato che «oggi è un momento di gioia e di festa», aggiungendo che «è una giornata speciale per la Chiesa intera». «È festa per questa comunità – ha rimarcato – perché è un giorno che resterà nella storia. Non perché si inaugura uno spazio, ma perché una chiesa è qualcosa di diverso. Questo edificio ha un significato simbolico: parla di una presenza, quella di Dio in mezzo a noi. È un luogo che parla di Dio e dove Lui incontra noi».

L’Arcivescovo si è poi soffermato sui segni presenti nell’aula liturgica. «Qui ci sono segni importanti – ha spiegato – a partire dall’altare in pietra, simbolo di solidità, dalla sede del sacerdote, dall’ambone da cui si proclama la Parola di Dio e dal battistero, luogo in cui inizia il cammino con il Signore. L’altare non è un semplice tavolo, ma il punto focale dell’intero spazio celebrativo. E non mancano le immagini sacre: Maria Santissima, le statue dei santi e le reliquie custodite nell’altare».

«È un luogo – ha aggiunto ancora Mons. Maniago – che affidiamo al parroco, al viceparroco e a tutta la comunità, chiamata qui a rigenerarsi e a crescere. Custodite questa chiesa: il povero vi trovi misericordia, l’oppresso libertà, le persone fragili la propria dignità. È un luogo attento alla dignità di tutti».

Il parroco, padre Piero Puglisi, ha ricordato il lungo e travagliato percorso che ha condotto alla posa della prima pietra nel 2023. «Oggi – ha affermato con soddisfazione – un sogno diventa realtà. Quando arrivai, era necessario costruire una comunità: la Caritas, il consiglio pastorale, il consiglio per gli affari economici, il gruppo famiglie. Occorreva prendersi cura dei malati e degli anziani. La comunità cresceva e sentivamo il bisogno di una chiesa più grande».

Padre Puglisi ha spiegato che, falliti i tentativi di ampliamento della chiesa preesistente, si è riusciti ad avviare l’iter per ottenere dalla Cei il finanziamento dei lavori. Ha inoltre annunciato che a gennaio i lavori riprenderanno per la sistemazione dell’area esterna e per ulteriori interventi migliorativi.

Al termine della celebrazione hanno portato i loro saluti il consigliere regionale Enzo Bruno, il presidente della Provincia Amedeo Mormile e il sindaco di Squillace, Enzo Zofrea.

La parrocchia di San Nicola Vescovo di Squillace Lido venne affidata nel 1976, dal vescovo dell’epoca mons. Armando Fares, ai frati minori conventuali. Il primo parroco fu padre Paolo Dusini, nominato nel 1978. La chiesa preesistente fu ristrutturata nel 2002. Il 16 gennaio 2023 ebbero inizio i lavori di demolizione e il 4 marzo successivo si svolse la posa della prima pietra della nuova chiesa.