Menu
  • Home
  • Arcivescovo
    • Biografia
    • Stemma
    • Agenda
    • Cronotassi Vescovi
  • Arcidiocesi
    • Cenni Storici
    • Vicarie e Parrocchie
    • I Santuari Mariani
    • I Santi Patroni
    • Beati, Venerabili e Servi di Dio
  • Uffici
    • Cancelleria
    • Caritas Diocesana
    • Catechistico
    • Comunicazioni Sociali
    • Coop. Missionaria tra le Chiese
    • Uff. Tecnico
    • Liturgico
    • Pastorale della Famiglia
    • Pastorale Giovanile
    • Tutela Minori
  • Altri Enti
    • Archivio Storico
    • Biblioteca Diocesana
    • Seminario Arcivescovile Diocesano
  • Sinodo
  • Archivio
  • Contatti

Sant’Agazio

Sant’Agazio
patrono di Squillace e dell’Arcidiocesi

Centurione e martire, che nel rito latino è commemorato l’8 maggio, morì intorno al 304. Era un centurione cappadoce dell’esercito romano di stanza in Tracia, fu accusato dal tribuno Firmo e dal Proconsole Bibiano di essere cristiano e, dopo aspre torture e tormenti, fu decapitato a Bisanzio sotto Diocleziano e Massimiano.
L’imperatore Costantino il Grande costruì una Chiesa-Santuario in suo onore alla Karìa di Costantinopoli, dove divenne anche Patrono.
Da almeno tredici secoli (iconoclastìa e introduzione del rito bizantino nella Diocesi di Squillace a seguito della soggezione della stessa al Patriarcato di Costantinopoli) è Patrono della Città e della Diocesi di Squillace (ora dell’Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace).
Il corpo del Santo Martire è custodito e venerato in una monumentale Cappella della Cattedrale di Squillace, mentre un braccio venne portato dal Vescovo di Squillace, Marcello Sirleto, nel 1584 a Guardavalle, suo paese natale, dove è stato anche eletto come Patrono.
Sue Reliquie risultano anche a Cuenca ed Avila in Spagna, provenienti da Squillace. È venerato tra i Santi Ausiliatori in diverse parti dell’Europa centro-settentrionale.
A Squillace si celebrano tuttora due Feste solenni: una il 16 gennaio, detta della Traslazione o delle Ossa, che rievoca l’arrivo miracoloso al lido di Squillace delle Sante Reliquie, e l’altra il 7 maggio, giorno del Martirio del Santo a Bisanzio tramandato dai Menologi bizantini e mantenuto ininterrottamente a Squillace. In questo giorno, preceduto e seguito da un’antichissima Fiera, conviene nella Cattedrale di Squillace tutto il Clero della Diocesi che presta l’Obbedienza al Vescovo Diocesano e partecipa ai riti e alla processione solenne.

L’inno

Il testo (in latino)

Iam sol occidit aureus
nobis corruscus advenit
tuasque, Martyr inclite,
laudes benignus accipe.

 

En tua gens te sospite
sospes ad aras advolat
et tua colit cernuo
ossa verenda poplite.

 

Ossa quae Christi ab hostibus
arcula inclusa plumbea
volvuntur, oh durities!
ad imum maris gurgitem.

 

At nova quae non detegis
sancta fides miracula
per te natura protinus
novo mutatur ordine.

 

Per te rati simillimum
plumbum per aequor innatat
et litus ad Scyllaceum
quas habet opes aperit.

 

O ter quaterque et amplius
beata semper arcula
quae tanti sacra militis
ossa recondis graemio.

 

Sit honor Patri et Filio
cum recreante Spiritu
cui mare terra sidera
morem gerunt et omnia.
Amen.

Arcidiocesi

  • Cenni Storici
  • Vicarie e Parrocchie
  • San Vitaliano
  • Sant’Agazio
  • I Santuari Mariani
  • Beati, Venerabili e Servi di Dio
Contatti

Indirizzo: Via dell'Arcivescovado, 13 - 88100 Catanzaro

Telefono: 0961.721333 (Segreteria Arcivescovo) - 0961.721335 (Curia)

E-mail: segreteria@diocesicatanzarosquillace.it

Sito: www.diocesicatanzarosquillace.it


Social media

Link
  • La Santa Sede
  • Chiesa Cattolica Italiana
  • Cammino Sinodale delle Chiese in Italia
  • Caritas Diocesana
  • Museo Diocesano
  • Osservatore Romano
  • Avvenire
  • Comunità Nuova
  • La Bibbia Online
Copyright © 2022. Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace | Tutti i diritti sono riservati | Tutela della Privacy.
Questo sito è protetto da Google reCAPTCHA v3, Privacy Policy e Terms of Service di Google.