Settembre mariano: un cammino di fede che unisce cuori e generazioni

Il mese di settembre, nell’Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace, è segnato da un respiro mariano che trova nei santuari di Torre di Ruggiero, Brognaturo, Pentone e San Pietro Magisano i suoi luoghi più vivi e significativi.

Qui, tra pellegrinaggi, feste patronali e cammini di fede, la devozione popolare diventa esperienza ecclesiale che unisce generazioni e rinnova la speranza.

In particolare, il santuario della Madonna delle Grazie di Torre di Ruggiero e quello della Madonna di Termine a Pentone, insieme al santuario di San Pietro Magisano e di Brognaturo, diventano in questi giorni veri e propri cuori pulsanti della spiritualità diocesana: mete che accolgono i pellegrini, invitano alla preghiera e aprono le comunità alla grazia del Giubileo.

L’Arcivescovo, S.E. Mons. Claudio Maniago, pellegrino tra i pellegrini, accompagna il popolo di Dio in questo tempo speciale, ricordando che i pellegrinaggi non sono un semplice rito da custodire, ma un cammino che educa alla fede e alla fraternità. Camminare insieme verso Maria – ricorda spesso – significa ritrovare Cristo e riscoprire la gioia del Vangelo”.

Questi pellegrinaggi, radicati nella tradizione e rinnovati dal Giubileo, ci dicono, dunque, che la fede non si vive da soli.

La processione, la salita al santuario, la sosta di preghiera davanti all’immagine della Vergine non sono gesti folcloristici, ma segni di una comunità che si lascia guidare dallo Spirito e che trova nell’incontro con Maria la forza di rialzarsi e ripartire.

Il settembre mariano diventa così un tempo di grazia: un invito a non dimenticare le radici spirituali, a custodire le tradizioni come memoria viva e, nello stesso tempo, a guardare al futuro con fiducia. I santuari si fanno ponti tra generazioni, scuole di speranza e spazi in cui il cuore dell’uomo incontra il cuore di Dio.

Perché ogni pellegrinaggio, ogni cammino, ogni passo dietro a Maria ci ricorda che il vero traguardo non è una meta da raggiungere, ma l’incontro con il Signore che continua a camminare accanto al suo popolo.