
Nel 25° anniversario della tragedia del camping Le Giare, la comunità di Soverato si è raccolta in preghiera per ricordare le vittime di quella notte drammatica, in cui l’impeto del torrente Beltrame travolse vite, speranze e famiglie. A presiedere la celebrazione Eucaristica è stato l’Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace, S.E. Mons. Claudio Maniago, che nella sua omelia ha invitato a trasformare la memoria del dolore in responsabilità e impegno concreto.
“Il creato – ha sottolineato il Presule – non è un bene da sfruttare, ma un dono da custodire con cura. La prevenzione e il rispetto dell’ambiente non sono solo scelte tecniche o politiche, ma un dovere etico e spirituale che riguarda ciascuno di noi. Davanti a tragedie come quella di Soverato non possiamo rimanere indifferenti: siamo chiamati a vigilare, a collaborare e a costruire insieme un futuro più sicuro e più giusto”.
Nel suo intervento mons. Maniago ha posto al centro anche il valore del servizio e del bene comune: “Ogni vita donata al servizio degli altri diventa segno di speranza. La comunità civile ed ecclesiale deve riscoprire la forza del mettersi a disposizione, del farsi prossimo, del prendersi cura. Solo così il dolore non rimane sterile, ma diventa seme di rinnovata fraternità”.
La celebrazione ha visto la partecipazione di autorità civili e militari, dei familiari delle vittime e di tanti cittadini che, a distanza di venticinque anni, hanno voluto stringersi attorno a un ricordo che continua a segnare la memoria collettiva. La preghiera comunitaria, intrisa di commozione, è diventata invocazione di consolazione per chi ha perso i propri cari e di luce per orientare le scelte future nella responsabilità condivisa.