
“Raccontare la Bibbia ai nativi digitali. Strumenti educativi per operatori di catechesi” è il titolo di un percorso di formazione della durata di tre pomeriggi, nato dalla collaborazione tra l’Istituto Universitario Salesiano “Don Giorgio Pratesi” di Soverato (CZ) e l’Ufficio Catechistico dell’Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace.
Ad aprire i lavori sono stati il Direttore dell’Ateneo, dott. Luciano Squillaci, e l’Arcivescovo, S.E. Mons. Claudio Maniago, entrambi grati per la numerosa partecipazione e per la costruzione di una rete proficua, orientata a un obiettivo comune: il valore della Persona.
Ad avviare l’approfondimento è stato don Ferdinando Fodaro, direttore dell’Ufficio Catechistico, che ha invitato a riflettere sulla catechesi come servizio alla dimensione spirituale della vita, parlando di esperienza, di pedagogia dell’incarnazione e della necessità di essere testimoni.
È seguito poi il coinvolgente e attivo confronto con la prof.ssa Rosa Fiore e il prof. Claudio Ivan Falbo, docenti dell’Istituto Universitario Pratesi, i quali, attraverso dinamiche di gruppo, hanno proposto un laboratorio sul tema della relazione nella catechesi, con particolare attenzione ai giovani di oggi.
La seconda giornata si è arricchita con la presenza del prof. Roberto Alessandrini, docente di Antropologia e Comunicazione presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma e l’Istituto Universitario Pratesi, che ha accompagnato i partecipanti alla scoperta del mondo della comunicazione e dell’importanza che essa riveste nella narrazione e nella trasmissione del messaggio. Attraverso citazioni e suggerimenti letterari, ma anche mediante il linguaggio cinematografico, ha sottolineato come esistano molteplici modi di comunicare la stessa storia, paragonando i catechisti ad artisti e facendo riferimento a un discorso di Papa Paolo VI.
La terza e ultima serata si è aperta con una lectio di S.E. Mons. Maniago sul ruolo educativo e di accompagnamento del catechista, cui ha fatto seguito un momento tecnico-pratico dedicato al tema della catechesi inclusiva e, in particolare, ai percorsi di iniziazione cristiana nella neurodivergenza. L’incontro è stato guidato dalla dott.ssa Roberta Critelli, pedagogista e responsabile della Catechesi Inclusiva dell’Ufficio Catechistico Diocesano, insieme alle dott.sse Eleonora Dardano, neuropsicomotricista, e Sara Dolce, logopedista, entrambe membri dell’équipe di catechesi inclusiva.
Un percorso di grande valore, dunque, che ha voluto sottolineare l’impegno di una Chiesa sempre più in cammino, aperta alle collaborazioni e alla valorizzazione delle competenze, delle relazioni e del territorio che abita.