
“Semi di Pace e di Speranza”. Questo il tema scelto dal compianto Papa Francesco per la Giornata di preghiera per la Cura del Creato 2025, e proposto da Papa Leone XIV nel Messaggio per la Giornata.
Parole che stanno accompagnando le molteplici manifestazioni e celebrazioni nelle diverse diocesi italiane in questo mese di settembre. Giorni dedicati alla riflessione alla preghiera per la cura della Terra. Non solo la Chiesa Cattolica ma tante altre Comunità Cristiane si ritrovano in questo mese per ripensare alla responsabilità personale e collettiva per la custodia della Terra Casa comune.
Quest’anno, in questi giorni, che si concluderanno con la celebrazione del 4 ottobre festa liturgica di s. Francesco d’Assisi, si celebra anche il 10° anniversario della istituzione della Giornata Mondiale avvenuta in concomitanza con la pubblicazione dell’Enciclica Laudato Si’.
Scrive Papa Leone XIV nel Messaggio per la Giornata: «Sembra che manchi ancora la consapevolezza che distruggere la natura non colpisce tutti nello stesso modo: calpestare la giustizia e la pace significa colpire maggiormente i più poveri, gli emarginati, gli esclusi. È emblematica in tale ambito la sofferenza delle comunità indigene».
Chi non custodisce il creato, infatti, non può vivere la fraternità! È l’umiltà che ci ricorda di rimanere creature non proprietari della Terra in cui nasciamo, e ci fa vivere da fratelli/sorelle accanto agli altri uomini e donne.
Anche il nostro Arcivescovo S.E. Mons. Claudio Maniago ha celebrato la Giornata per la Cura del Creato organizzata dalla Vicaria di Soverato e dal Circolo Laudato Si’ di Davoli (CZ). Nella celebrazione, preparata in un secolare uliveto nel Comune di Davoli, si è pregato utilizzando l’eucologia del nuovo formulario Pro Custodia Creationis (Messa per la Custodia della Creazione).
Nell’omelia mons. Maniago, dunque, ha ricordato l’importanza dell’essere custodi della creazione. Un custodire da vivere nelle “piccole” scelte quotidiano. Fatto di gesti di attenzione verso la Terra Casa comune di tutti. Una Terra ha detto, riprendendo le parole del vangelo proclamato, che ha tutto quello che ci serve per vivere una vita felice. Continuando ha ricordato come la creazione porta impressi i segni della Bontà di Dio e contemplandola non solo riempiamo in nostro sguardo di bellezza ma contempliamo Dio stesso.
Alla celebrazione, alla quale erano presenti i presbiteri della Vicaria, infine, si sono uniti numerosi fedeli delle parrocchie. Uomini e donne di buona volontà che con la loro presenza hanno testimoniato il desiderio di passare “dalle parole ai fatti” per diventare Cristiani e Cittadini responsabili.