Guardando a Maria la nostra fede ritrova il suo baricentro

Oggi, lunedì 8 settembre, Torre di Ruggiero (CZ) ha rinnovato i solenni festeggiamenti in onore della Madonna delle Grazie. Come da tradizione, una grande folla di fedeli ha preso parte alla celebrazione presso il Santuario Diocesano “Santa Maria delle Grazie”, un luogo che da secoli custodisce la devozione mariana di tutta l’Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace.

Accanto ai fedeli, hanno partecipato numerose autorità militari, i sindaci del comprensorio, i rappresentanti della Provincia, il Prefetto di Catanzaro, Dott. Castrese De Rosa, e l’on. Wanda Ferro, Sottosegretaria di Stato al Ministero dell’Interno.

La presenza delle istituzioni ha sottolineato la centralità di questa ricorrenza per il territorio: un evento che non è soltanto religioso, ma anche momento di identità e coesione sociale. La comunità ha accolto con calore i rappresentanti civili, uniti ai fedeli nell’omaggio alla Vergine delle Grazie.

Nella sua omelia, S.E. Mons. Claudio Maniago ha invitato tutti a vivere questa celebrazione come occasione di rinnovamento. «Anche quest’anno siamo qui, convocati dal Signore, accanto a Maria, – ha detto – da una parte per rendere grazie per quest’estate che ormai volge verso i suoi ultimi momenti, ma, al tempo stesso, perché vogliamo ricominciare un anno pastorale, un anno sociale, in un modo rinnovato».

Il Presule ha messo in guardia contro una fede ridotta a rifugio: «Non si tratta di infantilismo spirituale – ha spiegato – ma di comprendere perché Gesù, dall’alto della croce, ci ha affidato sua Madre. Maria non è una consolazione a buon mercato, ma modello di Chiesa che cammina nel tempo».

Mons. Maniago ha insistito molto sul valore dell’ascolto, virtù che ha reso grande la Madre di Dio: «Maria sapeva ascoltare Dio e la sua Parola, ma anche le persone accanto a lei. Non si è chiusa in sé stessa, anzi: appena ricevuto l’annuncio dell’angelo, si è messa in cammino per andare da Elisabetta. Questo ci insegna che ascoltare non è solo un fatto interiore, ma diventa servizio concreto e fraterno».

Il Vescovo ha sottolineato che spesso la nostra vita è piena di rumore e distrazioni, ma è nel silenzio che «scopriamo l’eco più bello». Maria, con il suo esempio, mostra che il silenzio non è vuoto, ma spazio che permette alla Parola di Dio e al grido del prossimo di entrare davvero nel cuore.

«Guardando a lei – ha ribadito – la nostra fede ritrova il suo baricentro. Non ci lasciamo trascinare dalle mode o dalle opinioni del momento, ma ci radichiamo in Gesù e nel suo Vangelo. È questo che rende la Chiesa un popolo vivo, capace di camminare unito e di costruire un mondo più giusto e fraterno».

La celebrazione è stata resa ancora più significativa dal 22° anniversario di Ordinazione Episcopale di Mons. Maniago. Un traguardo che ha reso la giornata non solo un momento di fede, ma anche di gratitudine verso il ministero episcopale del Vescovo, vissuto al servizio della Chiesa e della Diocesi.