Una veglia di speranza e missione

Sabato 18 ottobre, la parrocchia di “San Giovanni Battista” a Montepaone Lido (CZ) ha accolto la Veglia Missionaria Diocesana, un appuntamento di grande intensità spirituale che ha riunito fedeli e parroci provenienti da tutta l’Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace. L’evento, incentrato sul tema della Giornata Missionaria Mondiale 2025 – “Missionario di speranza tra le genti”, scelto da Papa Francesco – ha offerto un’occasione preziosa per riflettere sul valore della missione cristiana nel mondo contemporaneo.

A presiedere la celebrazione è stato l’Arcivescovo S.E. Mons. Claudio Maniago, che ha guidato la comunità in una profonda meditazione sull’importanza di portare luce e conforto a chi vive nella difficoltà. Nel suo intervento, infatti, ha sottolineato il ruolo centrale della speranza come dono da condividere, invitando tutti a essere testimoni attivi di amore e solidarietà.

La veglia è stata arricchita da momenti di grande emozione, tra cui la testimonianza di Claudia Torres, giovane studentessa calabrese che ha raccontato la sua esperienza missionaria in Bolivia. Le sue parole, cariche di autenticità, hanno mostrato come il servizio agli altri possa trasformare profondamente anche chi lo compie. “Ogni gesto d’amore può cambiare il mondo”, ha detto, ispirando i presenti con il suo racconto di sfide e gratitudine.

Commovente anche la partecipazione dei fratelli Sirianni, due ragazzi autistici che hanno condiviso la loro personale visione della speranza. La loro presenza ha rappresentato un potente messaggio di inclusione e bellezza nella diversità, dimostrando che l’amore supera ogni barriera e che ogni vita è portatrice di valore e luce.

Uno dei momenti più significativi della serata è stato la consegna simbolica del grano, gesto che ha incarnato i semi di speranza da piantare nel terreno della fede. Questo rito ha unito i partecipanti in un segno concreto di condivisione e impegno, ricordando che la speranza cresce quando la si coltiva insieme, nella comunità e nel mondo.

La Veglia si è conclusa con un rinnovato slancio verso l’impegno missionario. In un tempo segnato da incertezze e sfide globali, l’evento ha ribadito che ciascuno può essere portatore di speranza, incarnando il messaggio di Cristo con gesti quotidiani di amore e prossimità. Una serata che ha lasciato il segno, ricordando che la luce della missione può brillare anche nei luoghi più oscuri.