Mons. Maniago ha aperto le celebrazioni per la Settimana Santa

La Domenica delle Palme è un giorno di grande importanza nel calendario cristiano, segnando l’inizio della Settimana Santa. La celebrazione ricorda l’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme, accolto dalla folla che agitava rami di palma.

 

Come ogni anno, a Catanzaro, sul sagrato della Chiesa del “Monte dei Morti e della Misericordia”, l’Arcivescovo Claudio Maniago ha presieduto il rito di benedizione dei rami di ulivo o di palma. Da qui ha avuto inizio la processione che ha raggiunto la Basilica “Maria SS. Immacolata” dove si è svolta la celebrazione Eucaristica con la lettura della Passione del Signore secondo Marco.

 

Mons. Maniago nell’articolata e profonda omelia ha evidenziato tra l’altro che “la Domenica delle Palme è la porta attraverso cui siamo invitati ad entrare nella Settimana Santa. Questa settimana, che è Santa perché è il cuore di tutto il cammino che la Chiesa compie durante l’anno, rappresenta l’approdo di questo cammino con il carico di tutta la fatica e l’impegno che come Chiesa abbiamo praticato nel testimoniare Cristo vivo, morto, risorto. Una fatica che è la fatica di tutto il popolo, di ciascuno di noi, nel testimoniare questa grande verità che ha cambiato la nostra vita. Ma anche nella consapevolezza che in questa settimana la nostra fede può essere rigenerata, perché siamo davvero alle sorgenti, lì da dove scaturisce la vita nuova in cui noi, con il nostro battesimo, siamo entrati“.

 

“Nella Domenica della Passione di Gesù – ha sottolineato l’Arcivescovo – la Chiesa si sofferma sulla lunga lettura del Vangelo ricco di tanti particolari, perché in effetti nel Vangelo la passione di Gesù è forse il racconto più importante, quello che deve imprimersi nel cuore di ogni credente”.

 

“L’amore di Gesù è la risposta alla violenza, alle tenebre, alla morte, l’amore, ha concluso Maniago. Solo se noi ci convertiamo all’amore, quello che Gesù ci insegna e se lo facciamo con un’apertura sincera di cuore verso di Lui, splenderà una vita nuova per noi e attraverso di noi nelle nostre comunità, nelle nostre città, nei nostri paesi, nel mondo intero. Ecco, allora entriamo attraverso questa porta, ma facciamo la nostra scelta. Scegliamo di seguire Gesù, scegliamo di seguirlo senza finzioni, senza ipocrisie. In verità. Allora sarà Settimana Santa. Allora sarà davvero una Pasqua di resurrezione”.