S.E. Mons. Claudio Maniago ha presieduto la Preghiera Ecumenica in occasione della “Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani”

Giovedì 19 gennaio, presso il Pontificio Seminario Teologico Regionale “San Pio X” in Catanzaro, l’Arcivescovo Metropolita S.E. Mons. Claudio Maniago ha presieduto la Preghiera Ecumenica in occasione della “Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani” (18-25 gennaio 2023), con la partecipazione dei Ministri delle altre Confessioni Cristiane, a cura dell’Ufficio Diocesano per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso.

 

Il primo a tenere la sua riflessione è stato il Pastore Samuele Scandurra della Chiesa Evangelica della Riconciliazione che, partendo dal Salmo 42 (41), ha ricordato come ogni cristiano dovrebbe cercare Dio. «Dobbiamo cercare Dio con tutta la nostra energia, amarlo, desiderarlo, perché ci aiuta a crescere ed essere, così, strumento di bene in questa società malata […]. Molte volte guardiamo al passato con rammarico, ma il passato è passato e non si può migliorare. Possiamo, però, imparare dal passato perché è un grande insegnante. Solo così possiamo migliorare il presente, ma solo se lo vogliamo».

 

La parola è poi passata al Pastore Jens Hansen, della Chiesa Valdese, il quale, citando un versetto della Lettera di San Paolo Apostolo agli Efesini: Ora invece, uniti a Cristo Gesù per mezzo della sua morte, voi, che eravate lontani, siete diventati vicini. Infatti Cristo è la nostra pace: egli ha fatto diventare un unico popolo i pagani e gli Ebrei; egli ha demolito quel muro che li separava e li rendeva nemici, ha sottolineato come «non c’è nessuna divisione in noi. […] L’universalismo non toglie il fatto che ci siano le differenze, però, ringraziando il Signore noi lo abbiamo imparato. Abbiamo imparato che la nostra diversità non ci deve dividere e come chiesa che cammina insieme possiamo alzare la nostra voce quando nel mondo si vogliono erigere muri. […] Ci sarebbero tantissimi muri nel mondo: muri che, ad esempio, ci ricordano le guerre, ma il mondo ha bisogno di noi che siamo predicatori di pace. Pace che non si divide in noi e in voi. Camminiamo insieme per una pace che possa essere duratura».

 

Mons. Claudio Maniago, Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace, ha sottolineato che «questa nostra celebrazione è un grande rendimento di grazie al Signore, perché ci fa sperimentare nelle cose semplici quelli che sono i Suoi progetti. […] Durante la preghiera abbiamo versato dell’acqua. […] Ci ha ricordato il nostro battesimo e in quell’acqua è cambiata la nostra vita e noi ci crediamo, crediamo alla potenza di Dio che in quell’acqua ha fatto meraviglie […]. Lodiamo il Signore perché siamo insieme intorno alla sua Parola e vogliamo chiedere che questa Parola scenda nel nostro cuore come quest’acqua che purifica, ma dona anche nuova vita. Nuova vita che vuol dire cambiare, vuol dire vivere impegnarci noi per primi a vivere la novità, la novità di Cristo, la novità del suo Vangelo».

 

Infine, Padre Vasyl Kulynyak, dell’Esarcato Apostolico per gli ucraini cattolici di rito bizantino, ha ricordato che «dobbiamo costruire il regno di Dio su questa terra. Quando si inizia a fare qualcosa insieme ci si dimentica di cosa ci ha diviso. Nella nostra distinzione possiamo servire il Signore proclamando Dio e facendo il bene. Preghiamo insieme con tutti per costruire oggi il nostro futuro. Costruiamo insieme il regno di Dio perché il regno di pace inizia già qui».