S.E. Mons. Maniago incontra i giovanissimi e i giovani di Azione Cattolica

Nel pomeriggio del 27 agosto, a Torre di Ruggiero (CZ), S.E. Mons. Claudio Maniago ha incontrato i giovani e giovanissimi dell’Azione Cattolica diocesana, i quali stanno partecipando al campo diocesano dal tema: “Profeti del nostro tempo”.

Il Vescovo, dopo aver ringraziato i ragazzi e gli educatori per la loro presenza, ha espresso la sua gioia nel ritrovarsi con i giovani dopo un periodo di stop dovuto alla pandemia da Covid-19 e vede il campo come un segno di ripartenza, da incoraggiare e promuovere.

Rispondendo alle domande dei ragazzi e riprendendo la canzone degli 883 “Ci sono anch’io”, che sta facendo da guida al campo, Mons. Maniago si è soffermato sulla necessità di porsi degli interrogativi per comprendere il senso della vita.

Raccontando la storia della sua vocazione, ha ricordato con gioia la sua fanciullezza, facendo memoria dell’insegnamento del suo parroco, il quale gli ha fatto comprendere che è il dono dello Spirito Santo ad aiutarci a scoprire il progetto di Dio per ciascuno di noi. Il dono di Dio è ciò che ci è necessario per vivere in pienezza e nella vera gioia. E Scopriamo, così, che, per realizzarsi veramente, occorre fare nella nostra vita un dono per gli altri.

Un tassello fondamentale della sua vita – ha continuato Mons. Maniago – è stato un libro su san Giovanni Bosco, che lo ha segnato profondamente tanto da suscitare in lui il desiderio di comprendere come dedicare la sua vita ai giovani. E così, grazie a tante persone che lo hanno aiutato a discernere la sua chiamata e lo hanno accompagnato nel suo cammino – i suoi genitori, il suo parroco, la sua catechista Roberta e un vecchio compagno di scuola, non credente, ma uomo in ricerca, capace di stimolare la sua fede –, ha deciso di giocarsi la vita rispondendo alla chiamata del Signore.

Mons. Maniago, infine, ha condiviso con i giovani la gioia che prova nel contemplare la bellezza che Dio offre a ciascuno di noi e che possiamo gustare guardando semplicemente in noi stessi e intorno a noi. Dobbiamo, quindi, imparare a valorizzare la bellezza, per trasformare la storia ed essere profeti e testimoni del nostro tempo.