Domenica della Parola di Dio 2023: «Dobbiamo avere un contatto con la Parola, per far sì che la nostra vita possa cambiare»

Anche la chiesa diocesana di Catanzaro-Squillace, guidata dell’Arcivescovo S.E. Mons. Claudio Maniago, ha vissuto intensi momenti di spiritualità in occasione della quarta Domenica della Parola di Dio, istituita da Papa Francesco nella memoria liturgica di San Girolamo e dal tema: «Vi annunciamo ciò che abbiamo veduto» (1Gv 1, 3).

 

Al mattino, presso la parrocchia “Madonna di Pompei” di Catanzaro, durante la celebrazione Eucaristica, l’Arcivescovo ha conferito il ministero del lettorato al seminarista Simone Samà,della parrocchia “Sant’Agazio Martire” di Guardavalle.

Nel pomeriggio presso la Parrocchia “San Pio X” di Catanzaro, Mons. Maniago ha presieduto la Liturgia della Parola con la Lectio Divina sul Vangelo di Matteo (Mt 4, 12-23), organizzata dal Settore Apostolato Biblico della Diocesi. Nel suo intervento, don Vincenzo Lopasso, responsabile del Settore, ha rimarcato come nella Chiesa cattolica, negli ultimi cinquant’anni, l’amore per la Bibbia è cresciuto in tanti modi: «Abbiamo salutato davvero con entusiasmo la volontà di Papa Francesco di istituire la Domenica della Parola di Dio in modo da rinnovare l’impegno per la diffusione, la conoscenza e l’approfondimento della Sacra Scrittura, per comprendere l’inesauribile ricchezza che proviene da quel dialogo costante di Dio con il suo popolo».

 

L’Arcivescovo ha, poi, sottolineato che «la Chiesa, per sua natura, è chiamata ad annunciare la Parola di Dio, che non è una formula magica, ma una Persona, Gesù Cristo. Ascoltare la Parola comporta mettersi in ascolto di Gesù e seguirlo». A questo riguardo, Mons. Maniago ha ricordato la natura essenzialmente missionaria della Chiesa: «Nella nostra vita ascoltiamo  anche tante belle parole, ma per noi si tratta di qualcosa di più impegnativo, si tratta di credere e di mettere la propria fiducia in Cristo. La Chiesa ha questo impegno: portare Gesù agli uomini. È questo il cuore dell’impegno missionario e pastorale di tutti noi». «Ma come facciamo ad essere missionari – ha concluso l’Arcivescovo -,  ad essere una comunità in uscita se prima questa Parola non l’abbiamo accolta? Crediamo in Gesù e nella sua Parola? Il nostro impegno quotidiano è che ogni giorno dobbiamo avere un contatto con la Parola, per far sì che la nostra vita possa cambiare».